Una Foresta di alberi blu - Incontro con l'autrice Claudia Patrizi - di Serenella Mariani
Claudia Patrizi nasce a Foligno il 14.07.1976 e vive a Collemancio di Cannara, piccolo, ma delizioso borgo medioevale, dove si trova anche un sito archeologico, sulle colline di fronte ad Assisi. Diplomata nel 1996 all’Istituto Tecnico Commerciale di Assisi. Ha sempre lavorato come impiegata e da 15 anni lavora a Petrignano di Assisi, paese che considera come una seconda casa. E’ spostata ed ha due figlie.
Una foresta di alberi blu è il suo romanzo d’esordio, romanzo che ha iniziato a scrivere per caso “perché avevo delle cose da dire, dei pensieri che sentivo il bisogno di condividere”.
Il libro racconta la storia di Clara, una donna dalla vita come tante altre, divisa tra il lavoro e le amicizie, senza nessun altro svago che andare a trovare i genitori il fine settimana e la passione per i libri di Jane Austen. Unica tra le sue amiche a non essere sposata. Ma trovare l’anima gemella non è semplice, specialmente dopo che la vita ha già riservato sofferenze e delusioni. Finchè non incontra Carlo che sembra di essere in grado di realizzare i suoi sogni. Così la vita di Clara cambia, anche perché si trova, suo malgrado, a prendere decisioni , sotto l’influenza del marito, credendo nel vero amore. La fine del suo matrimonio la costringerà a reinventarsi di nuovo, anche se all’inizio la risalita non è semplice, ma la vita offre sempre nuove occasioni per rimettersi in discussine e di ricominciare. Ma quanto incide il precedente fallimento? Quanto dopo scelte sbagliate si ha fiducia in se stessi per ricominciare a vivere e fidarci di chi ci sta accanto e della vita stessa? E quanto la società incide nelle nostre scelte? Un romanzo introspettivo che ci porta a riflettere, perché in fondo anche in modi e situazioni diverse, siamo un po’ tutti Clara.
Come ci racconta l’autrice stessa: “Per due anni Clara è stata una compagna di vita, una carissima amica; ho vissuto insieme a lei, gioito e pianto per le sue gioie e i suoi dolori, ho sperato insieme a lei che la sua solitudine avesse una fine.
Non sapevo, quando ho iniziato a scrivere, come si sarebbe evoluta la sua storia e pagina dopo pagina non vedevo l’ora di sapere come sarebbe andata a finire, proprio come quando si legge un libro per la prima volta.
Clara non è un’eroina, ma solo una donna come tante che spera di essere felice e che cerca di affrontare le difficoltà di tutti i giorni meglio che può.
Quando dici Serena, che Clara è una di noi è vero, perché, ad ognuno di noi, è successo di doversi confrontare con le conseguenze delle proprie scelte; non è sempre facile seguire l’istinto, fare quello che davvero si vuole fare.
A volte non sappiamo quale sia la scelta giusta e ci fa comodo seguire il consiglio di qualcun altro e, addirittura, dargli la colpa se quella si rivela la scelta sbagliata.
Ritendo che ogni donna meriti un uomo che la sappia apprezzare, che la faccia sentire amata, che la faccia sentire la donna più bella e desiderabile del mondo, d’altra parte però ogni donna deve imparare ad amarsi e a stare bene con se stessa prima di cercare l’approvazione di un’altra persona.
Dobbiamo assumerci la responsabilità dei nostri errori e prendere coscienza del fatto che nessuno di noi è perfetto e soprattutto non cercare la perfezione in chi ci sta intorno.
Quando ho messo la parola fine a questo libro, in un certo senso l’ho salutata e le ho detto: “ ora vai e sii felice”
A volte mi manca come quando si cresce e si saluta l’amico immaginario con cui si è condivisa l’età più innocente, e forse è proprio questo il bello : con “ una foresta di alberi blu” ho riscoperto la mia fantasia e il viaggiare in un mondo che avevo dimenticato quando ho iniziato a crescere.
Mi è stato fatto notare che ci sono poche vigole, ma io sono una ragioniera e e con la grammatica non ho mai avuto un buon rapporto.."
Serenella Mariani